III Weekend – 1 e 2 ottobre 2022

Icarus vs Muzak – Sabato 01 ottobre 2022 – Trento, Sala Falconetto, Palazzo Geremia, entrata da via delle Orfane 9 – 20:30

Stradanova feat. MotoContrario – Domenica 02 ottobre 2022 – Trento, Sala Falconetto, Palazzo Geremia, entrata da via delle Orfane 9 – 11:00

 


Sabato 01 ottobre 2022

Trento, Sala Falconetto, da via delle Orfane 9 – 20:30

Icarus vs Muzak

Giorgio Genta, chitarra elettrica

Diego Petrella, pianoforte

Francesco Pedrazzini, percussioni

Reflets

Reflets è il titolo del brano di Ivan Fedele scritto nel centenario debussiano. Sono riflessi degli ultimi decenni di produzione musicale attraverso più generazioni di musicisti che hanno giocato un ruolo importante nelle poetiche del periodo. Un percorso che attraversa l’informale con la poliedrica figura di Bussotti compositore, poeta, pittore, animatore culturale; passa alla generazione nata negli anni ’50 e che ha superato la fase strutturalista post darmstadtiana con la ripresa di scritture attente a quello che sarà l’ascolto da parte del pubblico; arriva a quel gruppo di compositori che hanno cominciato ad utilizzare strumenti e linguaggi che provengono da culture lontane, come l’India di Nova, o vicine al pubblico giovanile del rock e della techno come nel caso di Romitelli e ancora Nova. Infine, l’ultima proposta con Marco Longo che rappresenta un ulteriore, possibile sguardo sulle poetiche legate alla produzione contemporanea colta.

Sylvano Bussotti (1931-2021) 5 pezzi per David Tudor (1959) per pianoforte

Alessandro Solbiati (1956) Sottovoci (2016) per chitarra
Studio V (2017) per chitarra

Ivan Fedele (1953) Reflets (2018) per pianoforte 

Marco Longo (1979) Canto d’ombra (2022) per chitarra elettrica, pianoforte e percussioni

Fausto Romitelli (1963-2004) Trash TV Trance (2002) per chitarra elettrica

Riccardo Nova (1960) Primes seventeen (2010-14) per chitarra elettrica e percussioni

Un altro ensemble dedicato alla musica contemporanea? Forse un ensemble che si interroga sui molteplici percorsi della musica d’oggi. In questa frattura, tra continuità e novità, tra musica che rigenera il passato e musica generata dalle tecnologie, si colloca il repertorio di Icarus vs Muzak. Unica costante, definita dal nome dell’ensemble, è la necessità di un ascolto creativo, di una musica che comunque lasci una traccia nella mente di un pubblico non distratto. Con la consapevolezza di essere un eccesso rispetto alla velocità concessa dalla soglia di attenzione del quotidiano contemporaneo.

Icarus vs Muzak è la prosecuzione della fortunata esperienza di Icarus Junior, formazione giovanile fondata da Icarus Ensemble nel 2007. Del 2020 la partecipazione a RIGENERA con un programma dedicato al rapporto tra Musica e Architettura.

L’ensemble vinto il bando del Ministero degli affari esteri “Vivere all’Italiana in Musica” per la diffusione della musica italiana nel mondo. Nel 2021 è stato presente nella Macedonia
del Nord, nel 2022 al Mercat del flors Casa de la Dansa di Bercellona con ROPA (Roberto Olivan Performing Art). Sarà al Festival Cervantino di Guanajuato in Messico, al Festival Gaida di Vilnius, alla Biennale di Zagabria Tra le produzioni multimediali il video Rigenera dedicato al rapporto Musica e Architettura, Elecrtomuzak sull’elettronica e la multimedialità di ultima generazione, Codice incanto vincitore del bando MAECI e tre CD dedicati alla presenza dell’antico nella contemporaneità editi da Da Vinci.


Domenica 02 ottobre 2022

Trento, Sala Falconetto, da via delle Orfane 9 – 11:00

Stradanova feat. MotoContrario

Stradanova Slow Theatre

Elena Galvani – voce recitante

Jacopo Laurino – voce recitante

MotoContrario ensemble

Davide Baldo – flauto

Beatrix Graf – clarinetto

Emanuele Dalmaso – sassofono

Riccardo Terrin – tromba

Ardan Dal Rì – chitarra elettrica

Andrea Mattevi – direzione

Exuritur Igni – la catabasi di Enea negli Inferi

melologo sul Canto VI dell’Eneide, per due voci recitanti ed ensemble.

Il concerto, frutto della collaborazione tra MotoContrario e Stradanova Slow Theatre, unirà la recitazione di stralci tratti dal Canto VI dell’Eneide di Virgilio alle musiche originali appositamente realizzate dai compositori del collettivo MotoContrario. La dizione metrica del canto (in latino e in italiano) e il paesaggio sonoro ritagliato attorno al verso virgiliano saranno chiamati a sottolineare le suggestioni e le atmosfere che il poeta latino disegna nell’accompagnare Enea nel suo viaggio nell’Ade.

Elena Galvani e Jacopo Laurino si diplomano all’Accademia dei Filodrammatici di Milano nell’ottobre 2003 e nell’agosto 2004 fondano Stradanova Slow Theatre. Accanto alla normale attività teatrale si dedicano all’ideazione di spettacoli e a varie attività in campo culturale – teatrale.

Alcuni titoli di spettacoli: “Baratti e simile lordura – canti XXI e XXII dell’Inferno”, “Il disiato riso”, “Il folle volo”, “Sacrificio”, “Un feroce ordinato disordine”, “Il pioppo nella neve”. Alcuni titoli di cicli teatral-letterari: “Il sistema di don Abbondio”, “I fili di messer Ludovico”, “La storia di un buon soldato”. Dal 2008 dirigono un laboratorio teatrale all’interno del Centro di Salute Mentale di Cles.

Dal 2020 si dedicano anche alla produzione di audiovisivi, ideando e dirigendo le serie TV “In viaggio con Adelchi” e “Dante Alighieri, che in mezzo a noi rivive”.

«Stradanova è un nome che ha un forte valore affettivo e che esprime bene il rapporto col territorio in cui la nostra attività è nata ed è venuta sempre più caratterizzandosi. Strada Nova è il nome dialettale di un´antica via romana che univa la Val di Non alla Val d´Adige: una strada montana, che s´insinua in un folto bosco e passa sotto pareti di roccia a strapiombo, tra le quali si aprono squarci sulla valle e sulle dolomiti del Brenta. Camminando tra i silenzi della Strada Nova abbiamo ideato progetti, discusso a lungo sul ruolo artistico e sociale del nostro lavoro.

Volevamo fare teatro “per” la gente e abbiamo finito per fare teatro “con” la gente: intessiamo rapporti con persone e soggetti diversi, appartenenti a mondi lontani e facciamo arte, naturalmente con metodi e obiettivi particolari. Tutti entrano a far parte della nostra rete, capace di unire settori diversi della società nella “nostra” comunità, in cui il teatro agito e fruito è il collante. Il teatro è per noi strumento di comunicazione, cardine dei rapporti interpersonali; è il nostro modo di vivere, di impegnarci socialmente, di dare il nostro contributo alla crescita culturale e umana di individui che possano rafforzare la propria personalità e acquisire abilità e competenze da impiegare in ogni altro aspetto della propria vita privata e lavorativa.» J.L. E.G.